Abbiamo cominciato da noi. Volevamo un logo. Un simbolo che unisse la figura di Guido Levi, la luce e il teatro. Volevamo qualcosa di semplice, artigianale nel senso di fatto a mano. E volevamo che a farlo fosse una o un giovane perché, ci siamo detti, questa è la nostra missione e il laboratorio inizia da noi. Abbiamo affidato lo studio del simbolo a una pittrice ventenne, studentessa di lettere a Bologna. Il suo profilo artistico su Instagram è Zebr.ae. Si è prestata a questa avventura, non aveva mai disegnato un simbolo per un logo, che ha esigenze e regole ben diverse dalla pittura e per questa ragione, coerentemente con il nostro approccio, durante il percorso abbiamo attivato una connessione, per uno scambio e confronto, con Simona Tonna, titolate dello studio di progettazione Tuna bites design di comunicazione visiva, presente da diversi anni sulla scena italiana nel settore grafico in particolare quello editoriale, di immagine coordinata e packaging. Simona ha supportato Zebr.ae con suggerimenti tecnici affinché il simbolo potesse rispondere a parametri precisi per diventare logo. Si sono unite così creatività ed esperienza. A questo si è aggiunto il tocco finale: l’ideazione del pay off “Luce ai giovani talenti” ideato dalla scrittrice Marina Mander, la cui penna narra spesso storie di giovani e realtà contemporanee. Nello slideshow sopra si può scorrere una rassegna delle varie prove del simbolo realizzate da Zebr.ae, che hanno portato a una scelta finale condivisa.